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...terra di mare...terra d'amare...


Terme Racconti

Le Terme di Sciacca hanno origini antichissime. La leggenda vuole che Dedalo in fuga da Creta, fermatosi nelle vicinanze delle grotte vaporose, avendone scoperto l'uso curativo, le sistemasse costruendo l'andro con sedili intagliati nella pietra. La frequentazione delle grotte del Monte Kronio a scopo terapeutico risalirebbe ai greci, quello dello sfruttamento delle acque ai romani, veri realizzatori di una cultura termale. Il fenomeno, alimentato da un'attività di vulcanismo secondario sotterranea, si manifesta in superficie con un ricco patrimonio idro-termale, che fa di Sciacca una stazione termale di primaria grandezza, la cui efficacia terapeutica è oggi ampiamente provata e riconosciuta.
All'interno delle grotte o stufe di San Calogero l'atmosfera, satura di vapore acqueo, raggiunge la temperatura di 40°C. La cura sudatoria è indicata principalmente per i dolori reumatici. Diverse sono le caratteristiche delle acque e le loro proprietà curative. La più importante è l'acqua sulfurea che sgorga dalla Valle dei bagni, che, convogliata nell'antico stabilimento termale di recente restaurato, alimenta delle vasche dove è posto a maturare il fango utilizzato per la fangoterapia.
Nello stesso luogo sgorga la sorgente dell'acqua "Santa", un'acqua minerale considerata un toccasana per la diuresi. Poco distante da lì, vicino al mare, è stato riaperto da qualche anno con una struttura ampia e moderna lo stabilimento dei Molinelli, dove in vaste piscine sono state convogliate le acque salso-bromo-iodiche della vicina sorgente, indicate per i problemi dermatologici. Le Terme rimangono aperte tutto l'anno e le cure si praticano all'interno del nuovo stabilimento sito sul lungomare, sopra la rupe di Cammordino, un promontorio avanzato a strapiombo sul mare. L'edificio è una costruzione tipica del Liberty mediterraneo risalente agli anni trenta, dalle linee morbide e armoniose, che si snodano lungo arcate, pinnacoli, nicchie e fontane.
Il bacino idrotermale di Sciacca è uno dei più interessanti d’Europa sia per l’aspetto idrogeologico, sia per le potenzialità terapeutiche e viene sfruttato per bagni, inalazioni, aerosol, nebulizzazione, fangoterapia e antroterapia.
I vari popoli che si sono succeduti nella nostra contrada hanno dato la giusta importanza alle proprietà curative delle acque termali di Sciacca. Sono testimonianza il nome stesso che nelle varie epoche diedero alla città: i Greci la chiamarono Thermoi Alabodeis; i Romani confermarono il nome, traducendolo in Aquae Labodes.
Con la caduta dell’impero romano e con le invasioni barbariche, i bagni furono abbandonati e dimenticati. Fu solo con la venuta in Sicilia di San Calogero verso il 530 che le cure termali furono di nuovo praticate; soprattutto le cosiddette “stufe di S. Calogero” che si trovano sul monte Kronio.
Nel Rinascimento la vita brillante e fastosa influenzò l’uso delle terme per cui Sciacca divenne un luogo di incontro e di cura specialmente nei periodi primaverili e autunnali. In questo periodo la cittadina vantava uno stabilimento splendido per marmi e decorazioni ( le vecchie terme).


 

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