Sciacca Il Corallo di Sciacca

Il Corallo di Sciacca

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Il Corallo di Sciacca

Nome scientifico: Corallium Rubrum. Colore Arancio (dal chiaro allo scuro).

Zone: Mare di Sciacca (Sicilia).

Profondità: Dai 30/40 metri fino a 150/200.

Caratteristica: Nel 1875 furono trovati, fuori Sciacca, tre giacimenti di corallo i quali, fino alla fine del secolo, fornirono tonnellate e tonnellate di corallo. Si tratta di corallo subfossile, databile ad alcuni milioni di anni fa. Non si riesce a comprendere, se non attraverso un processo chimico, come è possibile che un materiale organico quale è il corallo, soggetto quindi a decomporsi, sia arrivato fino a noi dopo tanti anni.

Utilizzo: Il corallo di Sciacca fu lavorato, circa un secolo fa, per farne pallini, bottoni, spole, cannette. Ancora oggi si trova un po' di grezzo, conservato gelosamente nei forzieri delle aziende più antiche che lo tengono come reliquie. Il corallo di Sciacca Intensivamente pescato tra il 1875 e il 1887 in Sicilia, a circa trenta miglia dalla costa di Sciacca, alle profondità che vanno dai 150 ai 200 m., presenta una colorazione rosa salmone dall'intenso al pallidissimo. Talvolta con delle macchie di colore giallo tendente al bruno e al nero dovute all'azione ossidante di alcuni batteri che, attaccando le componenti ferrose del corallo, determinano le bruniture. Questo corallo giaceva ammassato in enormi quantità su di un fondo fangoso e si presentava a rami lunghi e affusolati con spessore medio di circa 7mm.


 

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