Chiesa Maria SS. del Soccorso
CHIESA MARIA SANTISSIMA DEL SOCCORSO (Duomo)
Della prima Chiesa Madre, fondata agli inizi del XII secolo dalla contessa normanna Giulietta, rimangono le tre absidi riutilizzate nella costruzione dell'attuale chiesa, le volte a costoloni e due portali ad arco gotico del XIV secolo, scoperti in seguito.
L'attuale chiesa, realizzata in epoca barocca, è un esempio di equilibrata architettura che richiama alla mente classiche forme rinascimentali.
Sul prospetto e sui lati esterni delle navate la pietra dorata locale a vista crea un bel gioco di colori con le superfici intonacate di calce bianca.
La facciata, rimasta incompleta, è ornata di tre statue di marmo bianco, una al centro sopra il frontone principale che rappresenta S. Maddalena, e le altre due in nicchie ad edicola, sopra i frontoni delle porte laterali.
Queste, insieme con altre due statue di marmo collocate in altre nicchie ad edicola sopra la porta della fiancata meridionale e settentrionale, provengono dalla antica chiesa normanna e sono opera di Gian Domenico Gagini.
Sul lato destro della facciata manca il campanile che avrebbe dovuto fare da simmetrico a quello di destra e il frontone.
L'interno, suddiviso in tre navate da colonne ioniche, comprende dieci cappelle, oltre a quella dell'altare maggiore ed è lungo 34 metri e largo 22; le dimensioni e lo slancio delle colonne creano un'atmosfera di solennità ed eleganza.
L'affresco della volta della navata centrale, che raffigura l'Apocalisse ed episodi della vita di Maria Maddalena, è di Tommaso Rossi, figlio ed allievo di Mariano Rossi, uno dei più rinomati affreschisti italiani del XVIII secolo.
Molto interessanti sono i tesori conservati nella chiesa, tra cui un'icona marmorea di Antonio Gagini e una statua di marmo raffigurante la Madonna della Catena attribuita ad allievi.